lunedì 15 dicembre 2025

L’Apoteosi di Scandicci e Conegliano: Quando il Mondo Parla Solo Italiano

 

Ci sono momenti in cui lo sport cancella i confini geografici e trasforma una competizione planetaria in una questione privata, un affare di famiglia tutto italiano. La finale del Mondiale per Club di pallavolo femminile, andata in scena ieri, è stata esattamente questo: l'epifania di un dominio assoluto.

La vittoria della Savino Del Bene Scandicci per 3-1 sulle "invincibili" dell'Imoco Conegliano non è stata solo una sorpresa tecnica clamorosa, che ha regalato alle toscane il primo titolo iridato della loro storia. È stata, soprattutto, la certificazione che la Serie A1 femminile è oggi ciò che l'NBA è per il basket: l'ombelico del mondo. Vedere due squadre italiane contendersi il tetto del pianeta significa che il nostro movimento ha raggiunto un livello di eccellenza tale da non avere rivali esterni credibili. È la sublimazione di un sistema che produce talenti, attira le migliori straniere e allena con una qualità tattica inarrivabile.

Ma Scandicci-Conegliano è solo l'ultimo capitolo di un libro glorioso, quello dei "derby" italiani che hanno assegnato i trofei internazionali più prestigiosi. La mente corre immediatamente alla notte di Manchester del 2003, quando il calcio italiano toccò il suo zenit con la finale di Champions League tra Milan e Juventus. Una partita carica di una tensione insostenibile, decisa ai rigori dallo sguardo di Shevchenko, che bloccò l'Europa intera davanti a una sfida da "bar sport" giocata nel teatro dei sogni. O ancora, la finale di Coppa UEFA del 1998 a Parigi, con l'Inter di Ronaldo il Fenomeno che travolse la Lazio in una dimostrazione di forza della nostra Serie A dell'epoca.

E come dimenticare il miracolo di Flushing Meadows nel 2015? La finale dello US Open di tennis tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci resta forse l'impresa più inattesa e poetica. Due amiche pugliesi che, dopo aver eliminato mostri sacri come Serena Williams, si ritrovarono a giocarsi uno Slam a New York, regalando all'Italia un momento di orgoglio puro e irripetibile.

Ieri, Scandicci e Conegliano hanno iscritto i loro nomi in questo club esclusivo. Non è solo una coppa in bacheca: è la storia dello sport tricolore che si ripete, ricordandoci che quando l'Italia compete contro se stessa sul palcoscenico mondiale, lo spettacolo è assicurato.

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